di Michele Balen
Il nome Balen è un toponimo che si riscontra con particolare frequenza nelle terre norrene e germaniche. Alcuni luoghi, individuabili anche con Google_Maps e mapcarta.com, ci forniscono indizi preziosi sul suo significato originale e ci permettono di formulare qualche ipotesi in proposito.Il morfema "bal"
Il toponimo presente in Belgio, con molta probabilità, indicava delle alture che erano evidenti nel paesaggio altomedievale, quando, pur essendo esse di modesta altezza, emergevano a sufficienza sul paludoso territorio circostante. Alture o terreni emergenti che potevano a quel tempo ospitare dei fuochi non necessariamente destinati alla navigazione fluviale o di palude.A confortare quest'osservazione vi è il fatto che il tema "bal" o "bel" possono derivare dal protoindoeuropeo "bʰel", che a sua volta significherebbe "luce".
Anche l'etimologia dell'aggettivo latino bellus ("bello" o "carino"), proviene dalla forma diminutiva "duenelos" del termine arcaico "duonus", [da cui proviene anche "bonus" (buono)], che, a sua volta, deriva dalla radice indoeuropea *dyew-, che significa "luminoso", "splendente" o "cielo/paradiso". Ma se *dyew- è una radice legata all'idea di luce e di sole è anche altrettanto legata a quella di fuoco, e quindi di incendio e distruzione. Accanto a bellus abbiamo la parola latina "bellum" (guerra) dal più antico (ed arcaico) duellum, con mutamente della consonante iniziale; a sua volta derivato dalla radice indoeuropea *deh₂w-, *dew-, "distruggere", che forse, è solo un'ipotesi, era più anticamente connessa all'idea di "dare alle fiamme", "incenerire".
Gli dèi solari
Lo stesso tema è presente nei nomi di due divinità solari come il germanico Balder ed il veneto e protoceltico Belenus.
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| Balder e Belenus |
A Belenus, divinità veneta e protoceltica venerata ad Aquileia in età preromana, fanno riferimento gli studiosi italiani ipotizzando che il nome della città di Belluno sia derivata dal celtico Belodunum, e sia un composto di Belo (contrazione di Beleno) e dunum (altura fortificata). In altre parole, secondo tali studiosi, il nome della città andrebbe tradotto in lingua corrente pressappoco con "Rocca di Beleno". Non è improbabile tuttavia che il morfema "bel" sia invece da collegarsi al fatto che Belluno è posto su un'altura che in antico ospitava dei fuochi e che una traduzione meno suggestiva possa essere "Cittadella alta", o "Altura luminosa"
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| Un'altura fortificata e illuminata dai fuochi |
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| dal satellite: Balen (Muddvaer, Vega, Norvegia) |






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