La muda era una linea commerciale della Repubblica di Venezia percorsa annualmente da un convoglio navale che veniva subappaltato dallo stato alle compagnie mercantili private. Il sistema delle mude operò ininterrottamente tra il 1315 e il 1533.
Le mude si distinguevano dalle imprese mercantili completamente private per il fatto di essere guidate da comandanti della Repubblica e di rappresentarne ufficialmente gli interessi nei mercati levantini. Le mude prendevano il nome dalle principali regioni nelle quali operavano (Muda di Siria, Muda d'Egitto, etc.) e il termine stesso (muda, cioè muta) traeva spunto dalla loro periodicità (gli arrivi e le partenze avvenivano in determinati periodi dell'anno), simile a quella degli uccelli migratori.
Dalla nascita di Venezia fino agli inizi del XIII secolo la potenza commerciale veneziana era gestita esclusivamente da privati, tra i quali spiccava il patriziato veneziano che oltre al commercio era anche dedito alla gestione della cosa pubblica. Con l'evoluzione delle conoscenze nautiche e commerciali, i membri del patriziato nel corso dell'XI secolo costituirono le prime società mercantili, inizialmente composte da membri della stessa famiglia, motivo per cui erano anche dette unioni di fratelli, si trattava di compagnie composte da un numero variabile di soci in cui il capitale era suddiviso equamente e dove i profitti dei partecipanti erano proporzionali all'utile generato della spedizione finanziata.
Per fronteggiare la sempre maggiore concorrenza genovese nel 1238 lo Stato decise di intervenire direttamente nei rapporti commerciali tra i mercanti diretti ad Alessandria imponendo loro di costituire una società dedita all'esportazione di pepe e cotone. Da questo primo intervento statale nel corso del secolo ne seguirono degli altri, nel 1290 per la prima volta lo stato finanziò la costruzione di dieci galee mercantili dirette verso l'Impero bizantino. In seguito alla prima gestione diretta di una galea nel 1294 lo Stato iniziò a proporre al patriziato veneto un nuovo tipo di contratto, la maona. Sviluppata soprattutto nella Repubblica di Genova, la maona era una società finanziaria con amministrazione privata sotto la garanzia dello Stato che si impegnava ad offrire le imbarcazioni ai privati[4]. La gestione delle maone fu progressivamente migliorata e modificata andando così a formare quello che nel XIV secolo sarà il sistema delle mude.
La muda delle Fiandre fu creata per incrementare e stabilizzare i rapporti commerciali che intercorrevano tra Venezia e le città portuali inglesi e fiamminghe. Una volta salpata da Venezia la muda faceva scalo in alcune delle maggiori città portuali adriatiche e siciliane per poi proseguire verso la penisola iberica facendo tappa a Palma di Maiorca per poi fermarsi a Cadice, una delle maggiori città portuali Regno di Castiglia e León. Salpato da Cadice il convoglio si dirigeva verso Lisbona, capitale del Regno di Portogallo e da lì fare vela verso i porti spagnoli della Galizia da cui le navi sarebbero poi salpate per raggiungere i porti inglesi. Una volta attraversato il golfo di Biscaglia le navi facevano lunghi scali a Southampton e Londra, nel Regno d'Inghilterra, e a Bruges, nella Contea delle Fiandre. Durante il viaggio di ritorno le navi raggiungevano velocemente Cadice nei numerosi porti musulmani tra Almería, nel Sultanato di Grenada e Tunisi, tra i domini della dinastia Hafside. Una volta salpato da Tunisi il convoglio si dirigeva verso la Sicilia e da lì verso Venezia. La muda fu istituita nel 1315 e durò fino al 1533.
https://it.wikipedia.org/wiki/Muda_(Repubblica_di_Venezia)